Pianta e disposizione delle opere

Le opere sono suddivise a seconda della provenienza ovvero:

  • Confraternita della Misericordia
  • Confraternita della Santissima Trinità
  • Confraternita del Gonfalone
  • Chiesa di San Giuseppe
  • Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista
  • Chiesa di S. Maria di Loreto
  • Chiesa Parrocchiale di San Giorgio
  • Chiesa di S. Martino

Il Seminario vecchio

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Secondo Giovanni Minero il fabbricato attuale sarebbe stato costruito da Ludovico Quarini tra il 1771 ed il 1777 e l’ala verso il Vescovado sarebbe stata aggiunta nel 1823


Mons. Tomaso Biolato, il terzo dei nostri Vescovi, diede principio nel 1611 al Seminario dei Chierici secondo i decreti del Concilio di Trento. L’opera venne posta sotto la protezione di S. Francesco di Sales, e la primiera casa da loro occupata fu quella che sorge nell’isolato del Chiotto all’ultima estremità del distretto parocchiale di S. Giorgio e dove alcun tempo dopo si allogarono poi le Rosine. Ebbe però a patire gravi e travagliose vicende prima di attenersi a buone e profonde radici. Cominciò a migliorarsi per il risparmio dello stipendio de’ suoi Professori, quando partecipò del comune benefizio del pubblico insegnamento; vennero poscia le largizioni di Mons. Cristoforo Barattà: in ultimo il cospicuo retaggio del Cavaliere Euclide Bava de’ Signori di Cervere lo pose nello stato di vigore e di floridezza, in cui ancora a’ giorni nostri si trova.

Quest’illustre patrizio Fossanese legava nel 1754 a questo pio istituto più di duecento giornate di terra con una superba fabbrica, chiamata il Castello dei Bava, perchè fondata e propria della sua famiglia, col solo obbligo di accogliere gratuitamente alcuni Chierici Fossanesi, e di concorrere per la somma di diecimila lire alla formazione della Cappella della Madonna delle Grazie nella Cattedrale, allorchè questa venisse riedificata (la qual cosa si effettuò poi sotto il pontificato di Monsignor Morozzo), oltre la celebrazione di alquante messe per il decoro dell’altare.

Sul principio della seconda metà del Sec. XVII abbandonavano i Chierici la primiera loro dimora alle Rosine e trasferivansi alla nuova fabbrica, sorgente sulle rovine delle vecchie Confrerie dello Spirito Santo sul disegno del Cavaliere Nicolis di Robilant, dietro decreto 14 Agosto 1743 di Monsignor Pensa, che loro permetteva di vendere la casa al Chiotto per L. 4.000, ed altra in Piazza Castello per L. 2.800 onde pagarne le spese. Essa è attigua al Vescovado, col quale forma un vago e spazioso quadrato, tutt’intorno circondato di contrade.

Il Seminario si mantenne poi sempre floridissimo sino a’ giorni nostri, in cui per le crescenti liberalità dei nuovi benefattori può di nuovo stipendiare i proprii Professori senza mandare i suoi alunni alle scuole pubbliche. Il numero dei Chierici è a’ giorni nostri ordinariamente di venticinque, la maggior parte profittanti delle beneficienze del pio istituto.

Pietro Paserio, Notizie storiche della Città di Fossano, Vol. III, Torino, 1866, pag. 143-145