incontro-vescovo-e-coppie-2È stata una serata all’insegna del dialogo e della franchezza quella trascorsa venerdì 21 ottobre tra il Vescovo mons. Delbosco e una trentina di coppie conviventi o unite in matrimonio civile dopo separazione; Paolo con Marco e Margherita, responsabili dell’Ufficio Famiglia Diocesano avevano lanciato con una certa dose di incertezza al Vescovo l’idea di una serata del genere, che invece si è rivelata una buona occasione di ascolto e riflessione.

L’incontro è iniziato con la lettura di una e-mail appena giunta e scritta da una coppia convivente con figli che non poteva essere presente, e che attestava come la ricezione dello stile che Amoris Laetitia chiede a ciascun membro della comunità cristiana, sia davvero una meta e non già un punto di partenza; a fronte della richiesta di essere madrina di battesimo infatti, la risposta oggi non può più essere “da manuale”, cioè “copia e incolla”, piuttosto deve sempre tradursi in occasione di incontro e discernimento, dialogo e valutazione, “volto per volto, volta per volta”.

La testimonianza di una coppia facente parte dell’equipe di animazione del progetto diocesano “L’anello perduto” che ha raccontato la propria esperienza (il matrimonio “sbagliato”, il divorzio, il matrimonio civile, la nascita dei figli, la riscoperta della fede e l’appartenenza viva alla parrocchia), ha permesso ai presenti di focalizzare la propria attenzione su alcune questioni, che sono poi state rilanciate sotto forma di riflessione e domanda al Vescovo, che non si è sottratto al dibattito.

Mons. Delbosco, dopo aver condiviso alcune esperienze vissute in famiglia e nel suo precedente servizio come parroco, si è concentrato sulle 3 parole chiave di Amoris Laetitia, parole che si era sentito rivolgere da Papa Francesco durante l’udienza concessa ai componenti il progetto “L’anello perduto” lo scorso 6 aprile: accogliere, discernere e integrare.

Il dibattito ha messo a fuoco alcune questioni nodali che col tempo andranno approfondite e discusse; in particolare sono emerse alcune domande: “Che cosa è il discernimento? Chi lo decide, come e quando avverrà?”
E’ stata chiesta a ciascuno la lettura comleta dell’Amoris Laetitia, per arrivare entro Natale a rispondere per iscritto alla domanda: “Che cosa è per me discernimento?”, inviando il tutto a paolotax@gmail.com

Al termine dell’incontro, il Vescovo ha fatto pregare i presenti per i propri parroci e per le rispettive comunità di appartenenza, prima di fermarsi a tu per tu con diverse coppie; ci si è dati appuntamento per un successivo incontro nel mese di gennaio, per continuare il dialogo e tentare abbozzi di traduzione del cap. 8 di Amoris Laetitia a favore di ogni coppia, in particolare di quelle in nuova unione.

Articolo di presentazione della serata