di Aristide Fumagalli (da La rivista del clero italiano, 7/8, 2004, pp. 530-540)

Lo studio di don Aristide Fumagalli, docente di teologia morale presso il Seminario di Venegono, illustra con chiarezza le ragioni, dogmatiche e pastorali, dell’attuale disciplina ecclesiastica sulle situazioni matrimoniali irregolari («lo stato di vita dei battezzati che vivono coniugalmente senza il sacramento del matrimonio»): esse non consentono di ricevere i sacramenti perché obiettivamente ne contraddirebbero il senso. Insieme, l’Autore mostra che il Magistero non si limita a tale prescrizione, ma afferma che «non esiste alcuna situazione, per quanto irregolare possa apparire, alla quale la Chiesa manchi di aprire un cammino possibile per crescere nella fede e nell’amore di Cristo». Viene così sgombrato il campo con nettezza da pregiudizi ed errati convincimenti che purtroppo talvolta non mancano anche nelle nostre comunità.


L’intento di questo contributo non è di entrare nel merito del dibattito teologico sui possibili sviluppi della dottrina matrimoniale e nemmeno di proporre delle soluzioni pastorali oggi praticabili. Più semplicemente si vorrebbe mettere in luce l’ispirazione evangelica che anima l’attuale disciplina e indicare, al di là di malintesi e di (pre)giudizi spesso derivanti da un’informazione superficiale o capziosa, la misericordia della Chiesa rispetto a quanti, suoi figli, vivono una situazione coniugale che non corrisponde alle verità cristiana del matrimonio indissolubile.

 

Le situazioni matrimoniali irregolari. Prof. Fumagalli 2004Apri il file per leggere l’articolo completo

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