Il modo di porsi e l’agire della Chiesa nei confronti di chi, dopo una separazione o un divorzio, è sposato in forma civile oppure convivente, da qui in avanti sarà ripreso in considerazione; un lungo dibattito inserito nel contesto suo proprio, la Pastorale della Famiglia, dall’innamoramento all’alleanza matrimoniale, dalla promessa ad un’imprevista rottura, da un abbandono ad una nuova unione.

Come ha mostrato la ricerca sociologica condotta in Diocesi, un’ampia maggioranza di fedeli, ignora o non condivide le indicazioni del Magistero ecclesiale, il quale, di fatto, ha ottenuto effetti opposti alle sue intenzioni: il graduale allontanamento dalla comunità cristiana di coppie in seconda unione, accompagnato da sentimenti di rabbia e delusione; questo dato ci interroga o ci lascia indifferenti?

Se allarghiamo l’orizzonte a livello europeo, le cose paiono simili ma con alcune aggravanti: a fronte di varie richieste di ripensamento della prassi rispedite ai mittenti, assistiamo qua e là a “fughe in solitaria”, come di recente accaduto in una diocesi tedesca, che anziché contribuire al dialogo e alla riflessione, introducono pseudo-scorciatoie che irritano e dividono.

L’azzardo di Papa Francesco ha suscitato reazioni forti anche in ambito ecclesiale: da una parte la difesa ad oltranza di un certo modo di essere Chiesa, quasi impugnando la dottrina come una spada; dall’altra, l’attacco verso coloro che, per il semplice fatto di porsi questioni, sembrano arrendersi al secolarismo imperante, sinonimo di cedimento alle logiche mondane.

Come uscirne? Quale Chiesa vogliamo essere? L’icona evangelica di Giovanni cap. 8 potrebbe suggerirci lo stile da adottare: davanti a una donna con la sua situazione, e una Legge con le sue esigenze, come si muove il Maestro? Gesù tace, si china e scrive per terra, cioè stando zitto crea distanza tra sè e ciò che sente dire della donna; si pone davanti a lei, ma guardandola dal basso verso l’alto; la parola che scrive infine è detta “per” lei, non “contro”; il perdono precede, suscita e consente l’itinerario della nostra conversione lì dove siamo!

Meraviglia del Vangelo: preparandoci al Sinodo straordinario, se come Chiesa giocheremo in difesa saremo perduti, se giocheremo all’attacco saremo confusi; se giocheremo in ricerca, forse, saremo credibili.