Ore 12.30 di sabato 30 gennaio 2016, squilla il telefono cellulare e da un numero privato una “voce lontana” chiede:
«Diacono Paolo Massinari?»
«No, Tassinari!»
«Diacono Paolo Tassinari?»
«Si!»
«Sono Papa Francesco!»
«Cosa?? Ma è uno scherzo??»
«No no, non sono mica un fantasma!!»
A questo punto il Papa inizia a parlare facendo riferimento alla lettera scritta dalle persone separate/divorziate; Paolo ha davanti a sè suo figlio il quale con uno scatto da bravo adolescente prende il cellulare e fa partire la registrazione, mentre lui mette il “vivavoce”. Questa è la trascrizione della straordinaria conversazione con Papa Francesco.
Papa Francesco: «…e voi chiedete un’udienza!»
Paolo: «Se fosse possibile, sono queste persone che l’hanno chiesta, e noi ci rendiamo conto che Lei è pieno di impegni, però fosse solo anche 5 minuti, 10 minuti, loro sarebbero, come dire, i più felici di questa terra!»
F: «Ma possiamo fare questo se a te sembra: in un’Udienza Generale io vi farò mettere tutti insieme avanti a me, e poi quando finisco di parlare, vi saluto, dopo i Vescovi saluto voi, prendo una foto con voi e poi continuo a salutare gli altri. Può andare così?»
P: «Loro se devo essere sincero… innanzitutto grazie! Loro a dirle la verità appunto, avevano chiesto… ma no, ma va bene! Mamma mia, più di così! Cioè, quindi ad un’Udienza del mercoledì mattina Lei dice?»
F: «Si, può andare?»
P: «Io dico di si, io dico di si, cioè più di così, mado … madosca!! Dico, mamma mia! Come possiamo rimare intesi?»
F: «C’è un’altra possibilità…»
P: «Si, mi dica!»
F: «Le Udienze Giubilari del sabato alla mattina, oggi ne abbiamo avuta una.»
P: «Si, anche! Anche!»
F: «Perché forse a loro è più conveniente il sabato mattina…»
P: «Ah, giusto, anche per i bambini, si, si…»
F: «Lasciami pensare, eh?»
P: «Si, un sabato mattina sempre nell’Aula Nervi?»
F: «No, oggi è stata in piazza e c’era la piazza piena.»
P: «Ah, che bello! Si, si! L’importante è, se fosse possibile appunto, che Lei si potesse fermare 1 minuto soltanto con queste persone, facciamo una fotografia insieme, Le stringono la mano…»
F: «…eh, lasciami pensare un po’ eh? Poi ti richiamo, eh?»
P: «Mi richiama Lei?»
F: «Si, si, eh?»
P: «Grazie!»
F: «Grazie, prega per me, eh?»
P: «Si, volentieri! Allora aspetto di nuovo una Sua chiamata quando può!»
F: «…ecco, eh?»
P: «Allora aspetto! Grazie mille!»
F: «Prega per me, eh?»
P: «Si, lo faccio, grazie, a risentirci allora, a risentirci!!!»