Che cosa ti manca per essere felice?

Sergio Anfossi è un campione di hand bike molto sorridente, ha vestiti colorati e occhi chiari, è abbronzato e radioso come chi torna delle vacanze. L’aria così luminosa arriva dal Marocco, da Agadir, il posto che ha scelto per vivere per circa sei mesi all’anno. Penso al mare mentre prendiamo un caffè e un cappuccino così normali.

La storia parla degli inciampi della vita. C’è una soluzione a tutto? Praticamente si, tutto si può trasformare in progetto.

Quando i risultati sono inferiori alla media devi capire perché, forse basta gestire meglio i tempi di riposo e la potenza che spendi. Sul mozzo della ruota ho installato un misuratore che indica la potenza spesa dai muscoli in watt.  Il numero uno della mia categoria gareggia diversamente da me. Io tengo sempre sotto controllo il misuratore, lui invece lo toglie in gara. A me il misuratore serve perché io parto forte, vedo che eccedo e so che potrei bruciarmi, leggo la misura e se occorre mi risparmio. Così non ho mai bruciato una gara. 

Quando la bici non va come vorresti puoi farla modificare. Se compriamo la bici e ci adattiamo a lei sbagliamo, dobbiamo fare l’inverso e adattare la bici a noi.

Quando cerchi una casa ad Agadir metti in conto che potresti non trovarla subito, ma dopo un po’ di tentativi lui l’ha trovata e ne è fiero.

Quando hai un progetto, un sogno, fai quello che serve per realizzarlo. Dai tutto te stesso. Prima di avere dallo sport bisogna dare tutto allo sport. 

Provo a sostituire la parola vita alla parola sport. Prima di avere dalla vita bisogna dare tutto alla vita. Funziona ancora e suona meglio. Se rileggo quello che ho scritto però ci trovo tre cose: la straordinaria determinazione del campione, la profonda consapevolezza dei propri limiti e delle proprie capacità e la seria disciplina a cui sottopone il suo corpo di atleta. Tre cose importanti.

Però non possono essere queste le cose che devi dare alla vita per avere dalla vita un po’ di felicità. E allora che cosa rende i suoi occhi chiarissimi così sorridenti?

Non riuscivo a dare una risposta a questa domanda. Poi oggi un amico mi ha fatto ascoltare Toni Servillo che recita Brecht nel film Viva la Libertà. Parla di passione, una parola chiave per la vita.

Ecco la risposta: non aspettarti nessuna risposta, oltre la tua.

Monica Mazzucco
La Fedeltà, luglio 2013