Nell’ambito dell’evento “Caravaggio. La mostra impossibile”, la compagnia “Masca teatrale” propone “Michelangelo Merisi – La luce e la spada”, scritto e diretto da Antonio Martorello.
“Notte fonda: Michelangelo Merisi era nella Taverna del Cerriglio, a Napoli, la locanda più celebre della città. La taverna era nota per la bontà della cucina e del vino. Un luogo malfamato e pericoloso, ma non più del resto della città e in particolare di quella zona, a pochi passi dal porto. Quella notte, si bevve e si rise. Quattro uomini, si intrufolarono in silenzio, Michelangelo forse era ebbro di vino. Cercò di fuggire facendosi strada tra tavoli e lanterne, fu preso a pugni e calci, sbattuto contro i muri, sfregiato. Forse rimpianse la spada con cui andava in giro a Roma.
Caravaggio sopravvisse all’aggressione ma “nel viso cosi fattamente ferito, che per li colpi quasi non più si riconosceva”. Chi erano gli aggressori? Parenti della famiglia di Ranuccio Tomassoni, che lui aveva ucciso? I cavalieri di Malta del vendicativo Alof de Wignacourt? In suo soccorso andarono pezzenti e prostitute, il popolo per il quale Merisi aveva sempre dipinto, ma anche Donna Costanza Colonna-Sforza … marchesa di Caravaggio. Cosa pensò, cosa immaginò durante il suo delirio il pittore?
Ce lo racconta Sauro, un galeotto dei nostri giorni, innamorato dei tatuaggi e del Caravaggio”.