Il rito di San Giovenale si è compiuto, anche quest’anno, sotto il segno della “normalità”. Grazie ad una regia attenta e al contributo di moltissime persone, tutto è andato al posto giusto, seguendo lo schema collaudato che da alcuni anni rende possibile celebrare la festa del santo patrono con solennità nel solco della secolare tradizione. Quadri a parte (ed è il secondo anno consecutivo), perché il maltempo nella notte tra sabato e domenica ha sconsigliato di appenderli. Maltempo che, in una domenica sferzata da un vento gelido, ha forse tenuto a casa un po’ di persone, con una partecipazione popolare meno convinta soprattutto durante la processione di domenica.

“Celebrare la festa del santo patrono con questa solennità non è scontato e non avviene in tutte le città” ha detto alla fine della processione Davide Sordella, salutando il vescovo e i fossanesi nel suo ultimo San Giovenale da sindaco. “Ringrazio tutti coloro che tengono viva questa tradizione, va preservata perché è importante – ha aggiunto -. Durante questi riti non c’è più spazio per il rancore o la lamentazione che spesso domina le nostre parole quando stiamo dietro lo schermo di un telefonino o di un computer. Qui tutto va a posto perché ci stringiamo la mano e ci guardiamo negli occhi. Qui siamo uniti, ognuno nel proprio ruolo…”. Poi Sordella ha fatto riferimento a due immagini, le montagne e il fiume: “Le prime richiamano ciò che è fermo, i valori immutabili cui fare riferimento. Il fiume che scorre invece sta a indicare il cambiamento, la necessità di innovare. Ecco, nel loro insieme rimandano ad una storia secolare che ci precede e continuerà anche dopo di noi”.

“Dio continua a parlare anche oggi a ciascuno di noi e chiede il nostro contributo personale” aveva detto poco prima mons. Piero Delbosco nell’omelia della messa commentando il brano del vangelo dedicato alla pesca miracolosa (Giovanni 21).

tratto da “La fedeltà”, 8 maggio 2019

La solenne Celebrazione presieduta da mons. Delbosco

La Messa con le associazioni di volontariato e il concerto

Lo spettacolo e la mostra