Prepararsi al Natale coltivando spirito di squadra, resistenza e fratellanza
Un libretto ricco di attività e suggerimenti preparato dalla Commissione diocesana di Pastorale dei ragazzi

Se il catechismo non si può svolgere in parrocchia a causa dell’epidemia… non per questo rinunciamo a farci compagni di strada dei ragazzi, a casa loro, in famiglia. Che è poi il terreno naturale in cui viene seminata e cresce la pianticella della fede. È l’obiettivo che si è dato la Commissione diocesana di Pastorale dei ragazzi nel preparare la pubblicazione per il cammino di Avvento e Natale.
Il libretto dell’intero percorso è disponibile presso l’Ufficio catechistico; inoltre, i materiali sono pubblicati sulla pagina Facebook “VoiNoi Pastorale Ragazzi diocesi Fossano” e sul sito della diocesi di Fossano (sezione ufficio catechistico), con tutta la ricchezza di video, immagini, pdf… scaricabili o fruibili online.
Anche la Fedeltà dedica alcune pagine al percorso, ospitando di volta in volta, per 5 settimane, alcuni dei materiali proposti. Sul numero del 25 novembre questo numero, trovate indicazioni e suggerimenti per inaugurare l’Avvento, che inizia domenica 29 novembre. Il tutto preceduto da un’intervista a Nives Gribaudo, direttrice “in solidum” (insieme a don Gabriele Mecca di Cuneo) dell’Ufficio catechistico.

Qual è l’idea che ispira tutto il cammino di pastorale dei ragazzi per l’Avvento e il Natale di quest’anno?
L’idea di fondo di questo cammino di Avvento è nata nel riascoltare un passaggio dell’omelia di Papa Francesco pronunciata in primavera, la Domenica delle Palme, in una San Pietro vuota e senza fedeli. “In questo periodo – ha detto il Pontefice – tante manifestazioni sono sospese, ma vengono fuori i frutti migliori dello sport: la resistenza, lo spirito di squadra, la fratellanza, il dare il meglio di sé”. Abbiamo voluto cogliere queste sue parole come un invito costante, rivolto a ciascuno di noi, a metterci in gioco. E abbiamo così pensato di prendere in prestito, dal mondo dello sport, i valori e le virtù da mettere in campo per affrontare insieme questo tempo di emergenza sanitaria che stiamo attraversando, vivere intensamente il tempo di Avvento e prepararci al meglio al Natale.
Lo sport educa ad essere leali e onesti, a coltivare la semplicità, il senso di giustizia e l’autocontrollo, tutte virtù non solo di chi pratica lo sport ma più propriamente dell’uomo. Valori che sono emersi nel tempo del lockdown di marzo e aprile, che ci aiutano a migliorare come persone e che si rivelano preziosi alleati per superare vincitori questo tempo difficile che ancora stiamo vivendo, prepararci al Natale e, più ancora, riuscire bene nella corsa della vita.

Dal mondo dello sport avete tratto l’immagine della bandiera olimpica, con i cinque cerchi: come si intrecciano alla proposta di catechesi?
Nell’anno in cui si sarebbero dovuti tenere i giochi olimpici a Tokyo, rinviati al 2021, come segno di buon auspicio abbiamo pensato di farci accompagnare proprio dall’immagine della bandiera olimpica. Essa è composta da cinque anelli colorati che si intrecciano e che rappresentano i cinque continenti; mettono in evidenza il senso di fraternità e amicizia tra i popoli e di concordia e pace tra le nazioni. Ci lasceremo coinvolgere in una sorta di “gara” universale in cui ognuno di noi cerca di dare il meglio di sé per il bene comune e si impegna a mettersi in gioco fino in fondo nell’incontro con gli altri in attesa di vivere e festeggiare tutti insieme, speriamo, il Natale!

Tratto da La fedeltà online – Carlo Barolo