Un incontro eccezionale per smettere di vivere alla ricerca dell’eccezione. Così si potrebbe sintetizzare il dialogo online avvenuto la sera del 3 marzo 2022 scorso tra don Luigi Epicoco, i responsabili degli Uff. Famiglia delle diocesi del cuneese e gli oltre 600 utenti collegati sui social, grazie alla collaborazione del Forum delle Associazioni Familiari della provincia.
Incontro eccezionale: don Luigi, uomo di fede adulta, volto noto in televisione, grande comunicatore e scrittore, è un nome che richiama l’attenzione di molti (prova ne sono le 3500 visualizzazioni sul canale Youtube la mattina seguente l’incontro, e i commenti lasciati durante la diretta con persone collegate da tutta Italia e anche dall’estero). Per smettere di vivere alla ricerca dell’eccezione, intesa come ricerca di perenne straordinarietà, “fuoco di artificio” di ogni gesto quotidiano, emozione che deve scaldare il cuore h24, sensazioni mancando le quali ogni relazione non meriterebbe di essere vissuta.
Il titolo bizzarro proposto per la serata “Frigorifero, divano e lavatrice. La creatività dell’amore nelle briciole del quotidiano”, mirava proprio a quello anzi, ha ricordato Epicoco, Gesù stesso nel Vangelo compie gesti eccezionali non tanto perché il beneficiario ne resti stordito, ammaliato o esautorato dalla fatica di dare una forma alla vita, ma perché riconosca nella sua vicenda, qualunque essa sia, la presenza di un Padre buono che accompagna e sostiene soprattutto quando miracoli non ne fa (nel Vangelo stesso, rispetto alle persone incontrate da Gesù, i segni straordinari che rompono le leggi di natura – “eccezionali” appunto – sono ben pochi, pur catturando a volte quasi del tutto la nostra attenzione).
Don Luigi ha focalizzato tre parole cardine della normale vita di una coppia e di una famiglia: l’abitudine (che non può scadere nella noia ma chiede di essere vivacizzata con le piccole attenzioni reciproche), il perdono (interessante riconoscere come della persona che ho a fianco non sopporto alcuni difetti… che qualche volta sono anche miei! Perdonare l’altro significa anche accogliere sé stessi), e la distanza (intesa come rinuncia al possesso dell’altro, e spazio di libertà per entrambi). Molte le domande arrivate tramite chat alle quali don Luigi si è dedicato con attenzione per quasi metà della serata.