“Vergine delle rocce”. Arte, fede e musica

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In occasione della mostra “Leonardo. Opera omnia”, nelle prime 3 domeniche di novembre è stata proposta una riscoperta di tre dipinti dell’artista, attualmente esposti presso il Museo diocesano in copia conforme all’originale e in altissima risoluzione. L’ultimo appuntamento di domenica 18 novembre alle ore 20.45 presso la Chiesa dei Battuti Bianchi, in largo Camilla Bonardi a Fossano, avrà come tema il quadro “Vergine delle rocce“.

Ad un primo sguardo del quadro sotto il profilo storico e artistico a cura della prof.ssa Barbara Villosio, seguiranno la lettura della pagina di Vangelo a cui l’opera si riferisce grazie ad un artista de “La corte dei folli”, e una meditazione della prof.ssa Stella Morra per cogliere come “attraverso Leonardo”, Scrittura e pittura non cessino di raccontare una umanità che ci è comune. La serata, promossa dalla Diocesi Fossano, dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dall’ass. “L’Atrio dei gentili”, sarà intervallata dalla musica degli allievi della prof.ssa d’archi Simona Perotti.

Spiega Villosio: “Con queste tre serate davanti alle opere leonardiane, immersi nella musica soave del quartetto d’archi, l’intenzione è quella di lasciare allo spettatore emozioni ad ampio spettro. Tutto ciò che Leonardo artista poliedrico è stato, e cioè un genio eclettico: pittore, anatomista, scienziato, ingegnere e musicista. Vorrei mettere in evidenza attraverso la sua pittura il genio e l’umana fragilità che lo porterà solo alla fine dei suoi giorni ad una conversione spirituale”.

Prosegue Tassinari: “Leonardo non essendo propriamente un credente, riesce a tradurre in pittura la pagina evangelica che gli era stata commissionata, avvicinando così in modo inaspettato gli uomini e le donne di ogni tempo ai Magi, al Battista e alla Vergine. Sotto questo profilo – conclude – è vero l’assioma di Merton quando scrive che l’arte non è fine a sè stessa, perché il suo linguaggio non intende dimostrare qualcosa, ma mostrare in modo creativo una verità capace di coinvolgere e accompagnare l’umanità di ciascuno”.