Chiesa e povertà: due Vescovi dall’India a Fossano

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Venerdì 20 settembre ore 20.45 in Seminario a Fossano: Chiesa e povertà

Due settimane di grande impegno per l’associazione “Insieme per l’India”. Dopo la “Camminata” che si è svolta domenica 15 settembre con grande successo e partecipazione, i volontari si stanno preparando a un altro importante evento: i vescovi delle diocesi indiane di Mangalore e Gulbarga, in occasione della visita “ad Limina” da Papa Francesco, hanno deciso di venire a conoscere personalmente i volontari dell’associazione, la diocesi in cui operano, le persone e i luoghi che da anni sostengono i loro progetti. Mons. Peter Paulus Salhadana (vescovo di Mangalore) e Mons. Robert Miranda (vescovo di Gulbarga) saranno a Fossano da venerdì 20 a domenica 22 settembre.

Venerdì sera alle 20,45, i due vescovi incontreranno la popolazione nel corso di una serata organizzata dall’associazione nel salone del Seminario (viale Mellano, 1).
Tema della serata: “L’India, le sue contraddizioni e le sue opportunità”.  I due vescovi parleranno del ruolo della Chiesa indiana nell’affrontare la grande povertà che caratterizza una parte importante del Paese.

L’associazione “Insieme per l’India”, che ha sede a San Lorenzo di Fossano, opera da diversi anni con le due diocesi, contribuendo alla formazione e alla crescita dei ragazzi dei villaggi più poveri, sostenendo centri di assistenza e cura di ragazzi e donne disabili e facendosi carico di centinaia di adozioni a distanza.

Il vescovo di Mangalore presenterà, in particolare, il progetto che la sua diocesi sta realizzando in Tanzania. La Chiesa indiana infatti, pur dovendo farsi carico di tante problematiche interne, si prende cura anche di chi vive situazioni ancora più arretrate e difficili in altre parti del mondo (così come del resto la Chiesa italiana, oltre a farsi carico delle povertà del nostro Paese, si fa carico delle popolazioni dei Paesi più poveri).

L’anno scorso, in collaborazione con l’associazione “Insieme per l’India”, la diocesi di Mangalore ha realizzato la “Rupert Children home” (un collegio) in un villaggio rurale molto povero della Tanzania (situato nel Compaud Kifaru – regione del Kilimangiaro) dov’è stato destinato un giovane e valido missionario indiano, padre Joseph, con cui l’associazione aveva già operato in modo efficace nei villaggi indiani. Quest’anno, grazie alla Rupert Children home, una trentina di ragazzini e ragazzine  di villaggi sperduti e poverissimi hanno potuto accedere alla scuola statale. Ma tanti altri ragazzi attendono di poter andare con padre Joseph. “Dai loro villaggi non hanno la possibilità di andare a scuola; vivono in capanne isolate, spesso senza genitori – spiega la presidente Marilena Lingua tornata da pochi giorni dalla Tanzania -; si aggrappano al sacerdote chiedendogli di portarli con lui; per loro la Children home è l’unica speranza. Per questo è indispensabile costruire un nuovo locale. Ma servono altre risorse”. I sacerdoti indiani che operano nella missione stanno anche sperimentando alcuni sistemi di coltivazione e allevamento da trasferire poi nei villaggi. “Stanno realizzando progetti molto validi, ma servono aiuti per acquistare capre, maiali, vacche, sementi, attrezzi…”.

Sabato mattina i vescovi indiani incontreranno il vescovo delle diocesi di Fossano e Cuneo Piero Delbosco; domenica mattina alle ore 10.00 concelebreranno la messa a San Lorenzo con il parroco don Renzo Abrate.

Per informazioni: Marilena Lingua, 347.9516280

Articolo tratto da La fedeltà, del 18 settembre 2019