Allestire lo spazio liturgico nelle nostre chiese

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Allestire lo spazio liturgico nelle nostre chiese. Orientamenti Cei e progetti locali
Mercoledì 5 febbraio ore 20.30-22.15 presso Seminario vescovile di Cuneo

Serata di formazione per clero e laici delle diocesi di Cuneo e di Fossano

La serata si inserisce nel percorso per la formazione del clero dedicato ai temi della Preghiera e della Liturgia. Gli ambienti hanno una funzione importante per la preghiera personale e comunitaria. Possono favorirla oppure renderla più faticosa. La cura degli ambienti in cui si prega e si svolgono le celebrazioni è una responsabilità pastorale di tutta la comunità: dall’ordinaria pulizia, agli interventi di restauro, alla manutenzione degli impianti di riscaldamento, illuminazione, amplificazione, allarme …

Un aspetto importante è l’organizzazione dello spazio, la disposizione dell’assemblea e dei percorsi, la collocazione dei vari elementi, in particolare dei poli liturgici (altare, ambone, sede). Gli allestimenti dello spazio nelle chiese, come in ogni ambiente di vita, non sono fissati una volta per tutte, ma vanno rinnovati nel tempo. Questo non risponde a esigenze superficiali di cambiamento, ma ad attenzione pastorali, ossia a far crescere la maturità dei fedeli e di chi presiede nel modo di radunarsi, di ascoltare la Parola, di affidare la propria vita, di comunicare con Cristo, di pregare. Il luogo in cui è collocato l’Altare, ad esempio, forma modi particolari di concepire la propria posizione di fronte a Dio e nella comunità credente.

Gli allestimenti dello spazio concorrono a creare l’identità delle comunità e dei fedeli. La cura ordinaria e gli eventuali cambiamenti devono rispondere il più possibile a criteri teologici, liturgici, pastorali. Questo significa che devono nascere da conoscenza. Non bastano certo intuizioni personali, né semplici rubriche, come non basta riprodurre soluzioni viste altrove. Occorre un percorso più ampio di riflessione, di confronto, di sperimentazione che va condiviso con l’intera comunità (i fedeli che frequentano la chiesa) e con la Chiesa locale (gli orientamenti della Curia diocesana).

La serata di mercoledì 5 febbraio è una parte di un percorso. Porta a confrontare la nostra situazione locale con quanto sta emergendo all’interno della Chiesa italiana. La presenza di mons. Fabio Trudu, direttore dell’Ufficio liturgico della diocesi di Cagliari, insegnante di Liturgia e Teologia dei Sacramenti, inviato da parte della CEI, potrà aiutarci a far maturare prospettive condivise nella cura ordinaria degli ambienti celebrativi ed eventualmente nella progettazione di interventi di ri-allestimento.

L’iniziativa è rivolta in modo particolare ai parroci, ma intende coinvolgere anche i laici che collaborano nella liturgia e nella vita parrocchiale, in particolare i membri dei Consigli Pastorali e dei Consigli per gli Affari Economici. Nel caso in cui il parroco fosse impossibilitato a partecipare, sarà importante comunque la partecipazione di alcuni rappresentanti della parrocchia.