La Santa Sede incoraggia la trasmissione a distanza in ogni parrocchia: non come uno spettacolo, ma per favorire la comunione spirituale con il Rito celebrato.

I Vescovi e i Presbiteri celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo e in luogo adatto, evitando la concelebrazione e omettendo lo scambio della pace. I fedeli siano avvisati dell’ora d’inizio delle celebrazioni in modo che possano unirsi in preghiera nelle proprie abitazioni. Potranno essere di aiuto i mezzi di comunicazione telematica in diretta, non registrata.

Così stabilisce il Decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti del 25 marzo 2020 per questa inedita Pasqua.
La trasmissione a distanza è quindi incoraggiata come strumento per favorire la comunione spirituale con i fedeli che pregano da casa: pertanto richiede alcune attenzioni sia liturgiche che tecniche. Le elenchiamo qui in modo indicativo, consapevoli che ognuno farà il possibile, ma anche invitando a riflettere sull’opportunità di non trasmettere a distanza se non si riesce a salvaguardare i Riti per quello che sono.

Attenzioni liturgiche
Si trasmette a distanza un Rito, non una conferenza o uno spettacolo, pertanto:

1. di norma anche i Riti pasquali trasmessi a distanza siano celebrati nella chiesa parrocchiale, e non in cappelle improvvisate;

2. se l’inquadratura è fissa, deve comprendere l’intero spazio celebrativo, con l’altare, sovrastato dalla croce, l’ambone e la sede di chi presiede, facendo anche vedere che il sacerdote non è da solo, ma celebra il rito con i pochi fedeli ammessi, secondo le disposizioni diocesane;

3. se invece, ad esempio con l’ausilio di due operatori, l’inquadratura è mobile, si deve seguire la sequenza rituale, e quindi focalizzare l’attenzione sull’altare o sull’ambone o su chi presiede come richiesto dal Rito, e non con logiche televisive;

4. di conseguenza si deve evitare l’inquadratura fissa sul sacerdote in primo piano che in un solo luogo, ad esempio all’altare, presiede, legge il Vangelo e dice la preghiera eucaristica: l’appiattimento del Rito in un unico spazio lo snatura, al punto che, se non fosse possibile fare diversamente, diventa preferibile non trasmettere il Rito ma una semplice conferenza del sacerdote che legge il Vangelo e lo spiega…

5. certamente va evitato anche di ingombrare gli spazi celebrativi, e in particolare l’altare, con gli strumenti tecnologici: computer, tablet e altri strumenti di ripresa devono essere fuori campo; pertanto il sacerdote non può trasmettere a distanza da solo ma ha bisogno di almeno un collaboratore;

6. infine, ribadito che la trasmissione può essere soltanto in diretta, per rispettare la sua funzione di mettere in comunione spirituale i fedeli ad una celebrazione che si sta effettivamente compiendo, lo svolgimento dei Riti deve rispettare tutte le norme liturgiche, nella Settimana Santa con gli adattamenti previsti dal Decreto del 25 marzo 2020: la trasmissione a distanza non deve indurre chi presiede ad adottare uno stile televisivo o informale, né tanto meno deve lasciare spazio ad indebite interruzioni o interazioni con chi segue da casa.

Attenzioni tecniche
Per trasmettere in modo ottimale:

1. smartphone e tablet di ultima generazione offrono oggi la possibilità di buone trasmissioni, anche se una videocamera esterna collegata ad un computer può migliorare la qualità; per l’audio si facciano delle prove per verificare come minimizzare l’eco da rimbombo, testando se l’uso dei microfoni della chiesa è opportuno oppure no;

2. sarebbe meglio connettersi ad una linea fissa, tramite Wi-Fi o meglio ancora cavo, perché la linea mobile potrebbe dare dei problemi in alcune zone della diocesi durante la trasmissione a causa degli sbalzi di connessione non rari in questo periodo di emergenza;

3. suggeriamo di utilizzare le due piattaforme online più diffuse per le dirette fai da te, Facebook e Instagram, silenziando accuratamente durante i Riti le interazioni dei followers. Facebook fornisce una piattaforma libera e gratuita per trasmettere in diretta fino a 8 ore consecutive: basta attivare un profilo o una pagina Facebook e creare il video in diretta; la funzione Facebook Live video in diretta funziona anche da pc tramite l’app Facebook direttamente dal sito web; Instagram permette a chi ha un profilo di trasmettere in diretta per un’ora: la funzione dei video live di Instagram, però, funziona soltanto da smartphone, Android e iOS, non dal computer;

4. in ogni caso evitiamo soluzioni improvvisate, facendo prima le prove necessarie.