La Comunità “Laudato sì” partecipa al Mese del Creato e contribuisce invitando all’iniziativa “Inalberiamoci”. Una risposta ai cambiamenti climatici che producono tanti disastri è la cura del verde e piantare un albero. Piantare un albero con consapevolezza ha un grande significato e vuole manifestare un impegno verso la cura dell’ambiente. Lunedì 5 settembre sarà presentato il Progetto alla Cascina Sacerdote, ore 21.00.
Come Diocesi di Cuneo e Fossano proponiamo alle nostre comunità ecclesiali e civili un momento di riflessione con un bello spettacolo con musica e poesia: “La Voce della Terra” di Raffaella Buzzi (venerdì 9 settembre ore 20.45 Villa Oldofredi Tadini, Cerialdo CN; venerdì 16 settembre ore 20.45 Comunità Boschetti, Fossano).

Dal 1° settembre – Giornata nazionale di preghiera per la cura del creato – al 4 ottobre – festa di san Francesco d’Assisi – la Chiesa celebra il Tempo del Creato, periodo che riunisce l’intera comunità cristiana in tutto il mondo per pregare e agire per la cura dell’ambiente.

Papa Francesco come simbolo per questo Tempo ha voluto quest’anno il roveto ardente. Immagine biblica forte, che per noi purtroppo oggi richiama anche quegli incendi innaturali che stanno provocando distruzione e morte, in tante parti del mondo. Effetto devastante del cambiamento climatico di cui noi umani abbiamo grande responsabilità, come tanti esperti ci illustrano.

Ritornando al roveto ardente di biblica memoria, come Mosè da quel fuoco – presenza dello Spirito di Dio – sente la chiamata ad assumere la causa libertaria del suo popolo, così Francesco vuole ricordare a ciascuno di noi che «vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana» (Laudato sì’, 217).

Nel suo messaggio il Papa invita a mettersi in “Ascolto della Voce del Creato”, che è dolce canto ma anche grido amaro, o meglio “un coro di grida amare”. Di questo coro fanno parte: la sorella madre terra che grida in balia dei nostri eccessi consumistici; i poveri che soffrono più fortemente l’impatto di siccità, inondazioni, uragani e ondate di caldo sempre più intensi e frequenti; i popoli nativi i cui territori ancestrali vengono invasi e devastati da ogni parte a causa di interessi economici predatori; infine i nostri figli, adolescenti e giovani che chiedono ansiosi a noi adulti di fare tutto il possibile per prevenire o almeno limitare il collasso degli ecosistemi del nostro pianeta.

Grida amare che ci invitano a una forte  “conversione personale e comunitaria” e che chiedono al mondo economico e politico un cambio di direzione significativo e assolutamente necessario. Il Papa si rivolge agli organismi internazionali che animeranno due importantissimi incontri: il vertice COP27 sul clima, che si terrà in Egitto a novembre 2022 e in seguito, il vertice COP15 sulla biodiversità, che si terrà in Canada a dicembre. “Durante questo Tempo del Creato – scrive Francesco – preghiamo affinché i vertici COP27 e COP15 possano unire la famiglia umana per affrontare decisamente la doppia crisi del clima e della riduzione della biodiversità. Ricordando l’esortazione di San Paolo a rallegrarsi con chi gioisce e a piangere con chi piange, piangiamo con il grido amaro del creato, ascoltiamolo e rispondiamo con i fatti, perché noi e le generazioni future possiamo ancora gioire con il dolce canto di vita e di speranza delle creature”.

Anche i nostri vescovi, in un profondo messaggio per la Celebrazione 17ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato, ci invitano a tornare al ‘gusto del pane’. “Il pane arriva da lontano – scrivono –: è un dono della terra», una sua offerta all’uomo, da accogliere con riconoscenza». Essere grati, del resto, «è l’attitudine fondamentale di ogni cristiano, la matrice che ne plasma la vita; più radicalmente, è la cifra sintetica di ogni essere umano: siamo tutti un ‘grazie che cammina’».  Prendere il pane – recita il messaggio Cei –, spezzarlo e condividerlo con gratitudine ci aiuta a riconoscere la dignità di tutte le cose e a vivere “l’esperienza che l’altro e la sua vita condivisa sono un dono per ciascuno di noi”.
Rifletteremo su questi bei messaggi nelle nostre comunità. Come segno di un cammino pastorale unitario tra le due Diocesi offriamo una serata di riflessione e amicizia con uno stesso bellissimo spettacolo sul tema a Cuneo e a Fossano: La Voce della Terra, con Raffaella Buzzi, Luca Allievi ed Enzo Fornione. Vi aspettiamo numerosi.

Flavio Luciano – vicario per la pastorale