Il Vescovo mons. Piero Delbosco ci raggiunge con questo breve video: clicca qui.

Il vescovo di Cuneo e di Fossano, Piero Delbosco, dopo essersi consultato con i rispettivi Uffici di Curia, in questo tempo di emergenza sanitaria ha scritto ai presbiteri, ai diaconi, alle religiose, ai fedeli collaboratori e a tutto il popolo cristiano delle Chiese di Cuneo e di Fossano questa quattro lettere:

Lettera del vescovo a proposito della celebrazione dei sacramenti

È possibile unirsi spiritualmente alla Messa domenicale presieduta dal vescovo e trasmessa su Telegranda, canale 186 del digitale terreste, alle ore 11.00. Per la confessione individuale, si seguano le prescrizioni igieniche, facendo il possibile per favorirla quando richiesta.

Lettera del vescovo a proposito di precauzioni sanitarie

“Per l’amministrazione dell’Unzione degli infermi si seguano le prescrizioni igieniche, lasciando che in ospedale – avvisato il personale sanitario – la amministrino soltanto i cappellani, con tutti gli accorgimenti igienici necessari”.

Lettera del vescovo a proposito di Cresime e prime Comunioni

“In questo tempo complesso e delicato, in continuo cambiamento, non è possibile fare previsioni circa le celebrazioni dei Sacramenti: Prima Confessione, Prima Comunione e Confermazione. Tutte le date messe in agenda sono da ritenersi più che incerte, anche quelle programmate per il mese di maggio. Suggerirei di prendere tempo e, quindi, di non procedere con decisioni affrettate”.

Lettera del vescovo a proposito della salvaguardia pietà defunti

“In tempo di emergenza sanitaria, la pietà umana e cristiana verso i defunti è un bene essenziale che non può essere cancellato. Le prescrizioni igieniche delle autorità vanno rispettate in modo scrupoloso; e tuttavia questo non deve annullare del tutto il commiato da chi muore in questi giorni e la più generale cura per la memoria dei defunti. Da questo punto di vista ci rattrista grandemente la disposizione di chiudere i cimiteri che alcuni sindaci stanno prendendo: pur rispettando le decisioni di chi deve governare in questo momento non facile, riteniamo però che come si lasciano aperti i mercati alimentari o altri esercizi ritenuti essenziali così anche si può garantire un regolato accesso ai luoghi della memoria dei defunti, analogamente a quanto fatto dalle autorità ecclesiastiche per le chiese che rimangono aperte”.