Il progetto, della Fondazione NoiAltri, si concretizzerà a fine ottobre. Al Poliambulatorio sociale visite mediche gratuite a chi è in difficoltà

Si trova in via Ricrosio 8 a Fossano e qui medici specialisti offriranno visite gratuite a chi è in difficoltà economica. È il nuovo Poliambulatorio sociale intitolato a mons. Raffaele Volta e realizzato dalla Fondazione NoiAltri insieme ad alcuni partner. Il taglio del nastro ufficiale, sabato 26 settembre, è servito a presentare il progetto, l’idea, gli attori dell’iniziativa che è unica in provincia di Cuneo. Il Poliambulatorio entrerà in funzione presumibilmente a fine ottobre.

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L’idea del progetto è nata dall’analisi di alcuni dati allarmanti diffusi negli ultimi anni: sono sempre di più le persone che, per questioni economiche, rinunciano alle cure mediche pur avendone una concreta necessità. Una realtà che esiste anche a Fossano e che la Fondazione NoiAltri ha pensato di combattere, prima scoprendo progetti efficaci e efficienti già attivi in Piemonte e poi partecipando nel 2018 al progetto di innovazione sociale promosso dalla Regione Piemonte attraverso il bando We.Ca.Re. Fse2: il finanziamento regionale, attraverso l’utilizzo del Fondo sociale europeo, ha così permesso a luglio 2019 l’avvio operativo del progetto per la realizzazione del Poliambulatorio.

Anna Rottondo, presidente della Fondazione NoiAltri: “Quando il nostro vicepresidente Beppe Beccaria ha individuato i locali per il Poliambulatorio vicino all’antico ospedale di Fossano lo abbiamo visto come un segno, un filo rosso tra il volontariato sociale di oggi e la tradizionale solidarietà presente da secoli nella nostra città. Cosa è l’innovazione sociale? Sono nuove idee che soddisfano i bisogni in modo più efficace dell’attuale risposta e che allo stesso tempo creano nuove relazioni e nuove collaborazioni”. La rete della Fondazione NoiAltri, che ora in via Ricrosio ha anche una sede operativa, è la dimostrazione che il confronto e la comunione di obiettivi e esigenze possono trovare risposta. Soprattutto se si trovano partner che credono nel progetto: il Poliambulatorio sociale, infatti, non sarebbe stato possibile senza l’aiuto dell’Opera diocesana della Preservazione della fede che ha dato la sua piena disponibilità a contribuire alla realizzazione; i locali di via Ricrosio sono stati acquistati, ristrutturati, arredati ed attrezzati con apparecchiature mediche grazie anche a questo contributo determinante, e alla collaborazione della diocesi con l’8×1000.

A collaborare alla sua realizzazione è stata anche la famiglia Dotta, in memoria del caro Giacomo. Ad occuparsi del progetto sono stati Gino Morra e Doriana Cavallaro: “È stato un lavoro frutto della collaborazione di molti, che ci ha dato grande soddisfazione, soprattutto per il suo fine sociale”.

Il direttore sanitario del Poliambulatorio, che ha due sale visita, è Giovanni Bongiovanni: “Fossano si arricchisce di una struttura importante, soprattutto in questo momento di difficoltà economica e sanitaria. Grazie ai medici che si sono messi a disposizione”. Sono soprattutto specialisti in pensione quelli che offriranno gratuitamente le proprie prestazioni: medicina sportiva, endocrinologia, diagnostica per immagini (ecografia/radiologia), ostetricia/ginecologia, cardiologia, chirurgia vascolare, neurologia e psichiatria sono tra le discipline presenti nella struttura. Per accedervi – ricordando che è un servizio pensato per chi è in difficoltà economiche – sarà necessario comunque avere l’impegnativa del medico di base (non un’impegnativa specifica).

È stato il vescovo delle diocesi di Fossano e Cuneo monsignor Piero Delbosco a benedire i locali, mentre il vicario mons. Pierangelo Chiaramello ha ricordato la figura di mons. Raffaele Volta, scomparso 8 anni fa: “Una figura di rilievo per Fossano, che ha portato avanti lunghe battaglie, come quella (vinta) perché la Casa di riposo Craveri Oggero rimanesse nel centro storico cittadino, con tutti i vantaggi annessi. Volevamo ricordare un uomo che ha dato tantissimo alla città e alla diocesi, proprio perché questo progetto, nel quale l’Opera diocesana della Preservazione della fede crede molto, è importante. Ma va anche sottolineato che se è necessario un Poliambulatorio sociale è perché il nostro sistema crea degli esclusi: allora vuol dire che qualcosa non funziona, che alcune radici forse andrebbero riviste”.

All’inaugurazione era presente anche il direttore generale Salvatore Brugaletta che ha definito l’iniziativa “testimonianza della sensibilità di un territorio che ha fatto della solidarietà la sua bandiera”. Il plauso è arrivato dagli assessori comunali Ivana Tolardo e David Paesante: “Questo ambulatorio può essere la risposta giusta perché le persone non nascondano più le loro difficoltà rinunciando così alle cure mediche. Grazie al lavoro che state portando avanti e al coraggio che vi spinge. L’insediamento nel centro storico è importante, perché nel cuore della città e vicino a tutti i fossanesi”.

Ornella Giraudo del Consorzio Monviso solidale ha sottolineato l’importanza di un progetto simile che potrà aiutare quella parte di popolazione fossanese più fragile. Gianfranco Mondino, presidente della Fondazione Crf, ente fondatore insieme alla Diocesi di Fossano della Fondazione NoiAltri: “Questa è un’iniziativa eccezionale. Tutto deriva dalla cultura della generosità dei fossanesi che è secolare. Superano gli oltre 10 milioni di euro i fondi che privati fossanesi hanno donato ad associazioni cittadine, perché tengono e collaborano al bene della città. È sulle gambe degli uomini che viaggiano le iniziative e il Poliambulatorio lo dimostra”.

Le associazioni partner della Fondazione “NoiAltri” che hanno partecipato alla realizzazione del Poliambulatorio sociale sono: associazione Amici del cuore, associazione Diabetici, Avis, Svaf, Auser, Alice Cuneo Odv.

Per informazioni: 3283980356; fondazione.noialtri@gmail.com

Articolo di Laura Serafini, La fedeltà