Venerdì 24 settembre primo appuntamento sul tema “i cambiamenti”.

Con settembre il Sinodo giunge alla fase culminante: il confronto nelle assemblee sinodali. Ne sono previste cinque, suddivise ciascuna in due momenti: il primo, on-line, per presentare il tema; il secondo, in presenza, per ascolto, confronto, votazione. In totale dieci appuntamenti, sempre al venerdì sera, da settembre 2021 a gennaio 2022.

Con settembre inizia anche la fase più intensa di preghiera per il Sinodo. Il vescovo invita ogni comunità e ogni fedele ad accompagnare questo tempo di discernimento con molta preghiera. Sul sito del Sinodo si possono trovare indicazioni maggiori. Sarà indispensabile che le assemblee sinodali diventino luoghi di ascolto e di discernimento della voce che proviene dallo Spirito di Cristo.

L’ascolto della Parola del Vangelo è un requisito fondamentale perché le voci dei sinodali non siano semplici opinioni soggettive, ma risposte alla Parola di Dio, un’eco della coscienza e dell’intelligenza personale.

Oltre a questo, le voci dei sinodali dovranno generare un consenso che spinga a convertire e rinnovare la vita della comunità locale. Il Vangelo deve giungere a parlare oggi! Deve raggiungere cuori umani che sono profondamente cambiati, perché una nuova cultura abita le menti di tutti. Sono cambiate le abitudini di vita, ma anche i modi di pensare. Per questo il Vangelo va annunciato e vissuto in modi nuovi. Come?

L’assemblea sinodale non potrà rispondere in modo definitivo e completo alle tante domande contemporanee. Certamente porterà la Chiesa locale a diventare più umile, più consapevole di non essere autosufficiente e sicura di sé. Fiduciosa di avere ancora molte risorse da scoprire nel Vangelo, la Chiesa locale non si rassegna a vivere di lamento, di accuse, di pessimismo.

I sinodali convocati in assemblea sono circa centoventi. Provengono dalle diocesi di Cuneo e di Fossano. Tra di loro circa un terzo sono sacerdoti e diaconi. Due terzi sono laici, per metà donne e per metà uomini. Sono presenti quattro religiosi (due donne e due uomini) e una rappresentante degli istituti secolari. Tutti avranno possibilità di prendere la parola, secondo le modalità previste dal Regolamento pubblicato sul sito del Sinodo. Ognuno di loro è anche portavoce degli altri fedeli.

Nei mesi scorsi si è svolto l’ascolto di tante persone e comunità sui temi sinodali dei cambiamenti, della parrocchia, della fede e del prete. Così come si sono raccolte proposte per altri temi da affrontare. Ora tutto questo viene portato in un’unica assemblea, presieduta dal vescovo, coordinata da un moderatore, guidata dallo Spirito che Cristo ha promesso alla sua Chiesa. Senza questa prospettiva spirituale, il Sinodo diventa un Parlamento. Ma, come ripete insistentemente papa Francesco, se succedesse questo, perderebbe il suo senso!

Ecco, pertanto, l’invito del vescovo a tutte le comunità: «Preghiamo … per ottenere sapienza e intelligenza, capacità di discernimento e disponibilità al rinnovamento, umiltà di camminare insieme, concordia e fratellanza …». Senza i doni dello Spirito il Sinodo non potrà conseguire alcun risultato di rinnovamento!

Venerdì 24 settembre dalle 21 alle 22 è prevista la prima parte dell’Assemblea dedicata al tema dei Cambiamenti in corso. I sinodali hanno ricevuto il link per potersi collegare da remoto e ascoltare la presentazione del metodo di lavoro, ma soprattutto delle proposizioni che riassumeranno quanto emerso dall’ascolto dei fedeli. Le circa 15 proposizioni saranno consegnate per avviare su di esse il discernimento e verificare se possono interpretare il consenso dei fedeli.

Dopo il collegamento on-line ai sinodali sarà lasciata una settimana di tempo per prepararsi all’assemblea in presenza, dove avrà luogo l’ascolto di voci e il confronto. Venerdì primo ottobre nella chiesa di San Paolo a Cuneo dalle 19.30 alle 22.15 si farà questo.

Terminata ciascuna assemblea in presenza, la Segreteria del Sinodo tenterà una riscrittura delle proposizioni sul tema affrontato, recependo il frutto vivo del confronto avvenuto. Nella successiva convocazione le nuove formulazioni saranno sottoposte a votazione per verificare quanto consenso ciascuna di esse raccoglie, quanto possono essere riconosciute come voce dello Spirito per la Chiesa locale.

Venerdì 24 settembre è la data di avvio del momento culminante. Si raccoglie il lavoro fatto precedentemente. Ma la risorsa principale resta una sola, ossia la parola ascoltata, scambiata, riformulata nel vivo dell’assemblea! L’esito è aperto e lo devono essere anche i cuori di ciascuno: «Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito» – ha detto Gesù a Nicodemo (Gv 3,8). Abbiamo fede nelle sorprese dello Spirito!