Precarietà economica, lavorativa e abitativa. In tempo di pandemia, è ormai impossibile districare il problema mentale da quello sociale e politico. Per questo motivo, ci sarà anche una squadra di psicologi e psicoterapeuti all’interno del Poliambulatorio Sociale di via Ricrosio: un’idea nata dalla Caritas fossanese con la collaborazione di Orientamente, lo sportello di ascolto e orientamento psicologico cittadino, e dell’Associazione Difesa Ammalati Psichici. La Fondazione NoiAltri ha messo a disposizione i propri locali, allargando così il Poliambulatorio Sociale, uno spazio che, a partire dallo scorso ottobre, offre prestazioni sanitarie specialistiche gratuite rivolte alle fasce della popolazione maggiormente in difficoltà.

La salute, insieme ai temi del lavoro, del reddito e della casa, ispirerà le linee d’azione della Caritas fossanese nel corso di tutto il 2021 e rappresenterà il concetto cardine di questo progetto, orientato al benessere della mente, e quindi del corpo, di tutti; nessuno escluso. “Questa idea ha cominciato a venire alla luce nelle nostre menti durante i mesi di lockdown – spiega Gabriella Tortone, responsabile del Centro di Ascolto Caritas fossanese – perché ci si è resi conto che per far fronte all’emergenza non si doveva solo portare pacchi alimentari e distribuire mascherine: c’era anche un sacco di disagio psicosociale.” Oltre alle discriminazioni economiche per accedere al sistema sanitario, si aggiungerebbero i rischi di un approccio stigmatizzante nei confronti di chi soffre di disturbi psicosociali. “Vogliamo portare la salute mentale nella comunità – prosegue Gabriella Tortone – aldilà delle dinamiche economiche, che escludono molti, e aldilà di quelle istituzionali, che censurano questo tema. Pensiamo che oltre a un discorso clinico che indaga le cause della depressione, sia fondamentale prestare attenzione anche al contesto sociale che porta le persone, oggi più che mai, a darsi a una qualche forma di dipendenza, a perdere il lavoro, a tradire il partner. Per questo, appena le misure restrittive lo consentiranno, saranno previste delle serate dedicate alla sensibilizzazione della cittadina”.

Nel Poliambulatorio Sociale gli psicologi e psicoterapeuti saranno tre e i loro ruoli varieranno a seconda dell’esperienza: Marianna Zanlungo, psicologa e psicoterapeuta esperta nella gestione dei conflitti, Rossella Gentile, psicologa e psicoterapeuta, e Guido Leonti, psicologo, psicoterapeuta e sessuologo clinico. “Parlo anche a nome delle mie due colleghe quando affermo che la salute è data da fattori biologici, psicologici e sociali – afferma Guido Leonti – ed è per questo motivo che da anni abbiamo cercato di portare avanti con Orientamente progetti di psicoterapia sociale. Il contesto fa la differenza. La comunità fa la differenza. Quando abbiamo male a un ginocchio non fatichiamo a parlarne con un nostro amico, non si crea alcun tipo di imbarazzo, ma la questione è estremamente differente se ci sentiamo tristi o depressi. Perché? Non possiamo più permetterci di fare resistenza alle fragilità emotive e mentali: dobbiamo accoglierle. La mente è anche corpo e la salute è anche salute mentale.”

L’incontro tra Orientamente e la Caritas fossanese ha dato vita ad una profonda sinergia, che si è concretizzata in molteplici azioni di aiuto. “La Caritas fossanese ha preso in esame le difficoltà e i bisogni prevalenti dei propri utenti – racconta Guido Leonti – e a partire dalla constatazione di un quadro attuale preoccupante e complesso abbiamo deciso di agire su livelli diversi. Oltre a percorsi individuali di psicoterapia, una parte dello sportello sarà rivolta ai famigliari di pazienti con difficoltà psichiatriche e socio-economiche e un’altra ancora sarà interamente dedicata all’orientamento. In questo modo, chiunque potrà recarsi al Poliambulatorio Sociale per orientarsi fra i servizi di cura e di sostegno presenti sul territorio. Non mancheranno, poi, le sedute di gruppo: persone che condividono situazioni similari, sotto la direzione di uno psicoterapeuta, avranno modo di confrontarsi, dialogare e aiutarsi reciprocamente. Aggiungo ancora – conclude Guido Leonti – che il target previsto in questa fase iniziale è quello di adulti maggiorenni. Questo perché la gestione dei casi dei minorenni, al momento, è troppo complessa. Ribadisco, però, che si tratta di una limitazione destinata ad essere superata”.

Le modalità di accesso al servizio prevedono la prescrizione di una visita specialistica da parte del medico di base. Una volta in suo possesso sarà possibile prenotarsi telefonando al numero del Poliambulatorio Sociale dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.30. Dopo aver comunicato le proprie generalità, gli operatori concorderanno con il paziente l’appuntamento presso il Poliambulatorio Sociale.

Elisabetta Miraglio