Nell’anno 2021, in collaborazione con progetto mondo, all’interno delle scuole della nostra città, Aosta e Genova, sono stati attivati dei percorsi educativi per fronteggiare il problema dei discorsi d’odio.

Perché nelle scuole?

Ogni giorno sul web e a scuola ,ci scontriamo con notizie di eventi razzisti, violenza e insulti che potrebbero trasformarsi in crimini d’odio con effetti negativi sulla coesione sociale e convivenza pacifica.

L’obiettivo è quello di promuovere nella comunità un clima culturale, religioso e sociale aperto ai valori della coesione sociale e nel rispetto delle diversità.

La risposta efficace è quella della non violenza e del dialogo: la parola contro l’insulto e il confronto invece dello scontro.

1. COMPRENDI
E se fossi io ad essere attaccato? Cerca di comprendere se le parole che hai sentito o stai leggendo hanno l’intento di attaccare, ferire o insultare. Capendo l’obiettivo di chi sta parlando (o scrivendo) sarà facile empatizzare e immaginare l’impatto che il discorso d’odio ha sulle vittime.

2. VERIFICA
E se non fosse tutto vero quello che leggiamo? Il discorso d’odio circola spesso attraverso le fake news. Verifica sempre le dichiarazioni e i fatti prima di riportarli ad altri o di condividerli in rete. L’odio non ammette ignoranza: potresti rischiare di diffondere odio senza rendertene conto.

3. RICORDA
Posso esprimere sempre la mia opinione? Libertà e insulto non sono sinonimi. La libertà di espressione è un diritto tutelato dalla Costituzione ma questo non significa che i discorsi d’odio possano essere diffusi, incoraggiati o messi in atto trasformandosi in crimini d’odio. Posso esprimere la mia opinione senza offendere e senza rendere l’altro il bersaglio del mio pensiero.

4. SEGNALA
Cosa posso fare quando m’imbatto in un contenuto che promuove l’hate speech? In tutti i casi è possibile segnalarlo al social network chiedendone la rimozione, o in altre circostanze, se capita per strada o ne sei stato vittima, puoi ricorrere alle forze dell’ordine.

5. RACCONTA
É sufficiente segnalare l’accaduto? Anche se la segnalazione è importante e necessaria, per sradicare l’hate speech, non basta. Talvolta non basta nemmeno portare prove che smontino la tesi del messaggio d’odio. Spesso bisogna saper creare una narrazione opposta a cui le persone possano aderire e che possano diffondere.