Vengono riportate alcune considerazioni dalle persone che hanno vissuto l’esperienza delle 5 serate di laboratorio condotte dalla dott.ssa S. Ornato nell’autunno del 2017. Un sincero ringraziamento a tutti, in particolare per l’assistenza di Franca, Bruno e Franca.

FILO ROSSOCiao, com’é stato questo percorso? Bellissimo….. anche se ad essere sincera al primo ingresso nel salone mi son detta “cosa sono venuta a fare?”, ma alla fine della serata avevo già cambiato opinione. Sono state serate molto profonde ricche di condivisioni ed emozioni. Ho conosciuto delle belle persone con cui spero di poter costruire un rapporto d’amicizia, l’ambiente é diventato familiare, insomma sono stata bene, mi son sentita a mio agio. Ora mi sento più sicura, ho messo a fuoco alcune cose della vita che avevo dimenticato nell’ombra e cambiato il modo di vederne altre… insomma é stata un esperienza super positiva! All’ultimo incontro ho voluto lasciare un piccolo portafortuna… auguro a tutti i miei nuovi amici tanta serenità…. Grazie ancora!

Caro Paolo, innanzitutto voglio ancora ringraziarvi per tutto quello che avete fatto. Poi mi sono detto, conoscendomi, che è meglio che scriva qualcosa subito, a caldo, perchè molte volte ho perso delle emozioni per non averle prontamente fermate su carta o file.
Il primo giorno, al di là delle parole, ho visto e “sentito” tante persone sofferenti e ho avuto la tentazione di andarmene, ma mi sono imposto di restare. Andando avanti la situazione è migliorata e l’ultima sera ho visto, con gioia, alcuni visi più belli e sereni. Chi mi conosce bene sa che, essendo avaro di complimenti, quando li faccio è perchè sono soddisfattissimo! Grazie infinite.

Quando Franca mi ha proposto di partecipare, ero schiantata dal dolore e stordita dalla delusione e dal senso di fallimento per la fine incomprensibile del mio matrimonio, e ancor più della mia famiglia. Schiacciata dal senso di colpa nei confronti di mia figlia. Senza farmi troppe domande, ho subito accettato sperando che ne avrei tratto, per lo meno, un po’ di sollievo e  ispirazione.
Ho trovato un ambiente accogliente, dove portare il mio fardello senza sentirmi giudicata né tirata di qua o di là…mi sono sentita rispettata! Questo mi ha consentito di aprirmi e accogliere le suggestioni di ognuno, prima fra tutti la potentissima Silvia Ornato, e poi dei miei cari compagni di viaggio, con cui gli scambi continuano tutt’ora.
Vedere il mio stato d’animo e i miei pensieri condivisi e capiti mi ha rassicurata, e mi ha consentito di mettere in moto il lungo percorso di elaborazione di quello che è successo.
Sentire le esperienze e le considerazioni delle altre persone mi ha permesso di decentrarmi, di uscire dal  dolore e dalla rabbia e di diventare consapevole che nulla avviene per caso, che dentro di noi c’è una forza insospettata che agisce proprio nei momenti più bui e complicati.
Questo mi ha riempito di fiducia e di speranza, pur nella consapevolezza che la strada da fare per riconoscermi e amarmi è ancora lunga.
Sono profondamente grata alla Diocesi di Fossano per questa opportunità; mi sembra che in questo, come in molto altro, la Chiesa dimostri di saper accogliere bisogni profondamente umani più di altre istituzioni e della stessa società civile.
Grazie a te personalmente per la delicatezza, il rispetto e la generosità con cui hai gestito i momenti di incontro e le altre proposte. Sono molto dispiaciuta di non poter partecipare, per motivi di lavoro, al w.e. di marzo. Sicuramente sarà un’occasione bella di approfondimento, rielaborazione, crescita personale e di gruppo. Confido che questa esperienza possa essere ripetuta! Con amicizia.

Ciò che mi ha stupita  di più è stata la sincerità con cui persone che non si conoscevano assolutamente, hanno condiviso esperienze personali e grandi sofferenze. Il clima creatosi nel gruppo e le esperienze condivise mi hanno fatto sentire meno sola, mi hanno aiutata ad accettare il dolore causato dalla separazione e mi hanno donato la speranza di poter superare questo periodo difficile. Della dott. ssa Ornato ho apprezzato l’estrema concretezza delle indicazioni che ci ha fornito e la sua capacità di cogliere da poche parole di ciascuno di noi il nostro vissuto. Ritengo però che sarebbe molto utile aumentare leggermente il numero degli incontri perché gli argomenti affrontati meriterebbero maggiore approfondimento, ed i partecipanti potrebbero avere più spazio per i propri interventi.

segnalibri-page-001 (2)Gent.mo Paolo, il percorso che ho intrapreso è stato molto utile; confrontarmi con persone che hanno vissuto esperienze simili alla mia mi ha fatto capire che  si parlava la stessa lingua e ci si comprendeva vicendevolmente senza timore di essere giudicati o incompresi. Grazie al supporto di Silvia abbiamo avuto la possibilità di  riflettere su alcune tematiche ed aspetti che mi stavano a cuore e che forse mai avrei elaborato se non avessi avuto questa opportunità. Un’esperienza utile per la mia crescita personale, sempre bello e costruttivo mettersi in discussione e farsi delle domande per migliorare noi stessi e per trovare i mezzi utili per affrontare la quotidianità. Grazie.

Devo ammettere che per carattere ho faticato un po’ ad esprimermi davanti a persone che non conoscevo. Il mio giudizio sul corso fatto, devo dire che senz’altro e’ stato positivo. Avrei voluto prendere alcuni appunti x poi andarmeli a rivedere ogni tanto; devo dire che non sono riuscito poiché Silvia parlava molto in fretta e gli argomenti erano molto intensi come contenuto. E’ stata sicuramente una bella esperienza che consiglierei ad altre persone. Un grazie particolare a chi dietro le quinte ha lavorato per la riuscita del laboratorio.

Ciao Paolo, innanzitutto volevo ringraziarti per la possibilità che mi hai dato di partecipare a questo gruppo! È stata una bella esperienza, un po’ dura all’inizio… Ho conosciuto belle persone, certo sofferenti, alcune anche molto, ma ricche di valori e di coraggio…alcune ancora bloccate in un grande dolore, altre in cammino alla ricerca di serenità e di speranza per il futuro! Io ero lì… in mezzo…in tutti i sensi!  Sì…speranza…quella parola che non veniva fuori…questo mi è rimasto impresso! Metafora del cammino… Siamo in cammino…ci siamo guardati troppo indietro, ora bisogna guardare avanti anche se a volte è difficile… Lo sapevo già, cercavo faticosamente già di farlo nel mio piccolo quotidiano… certo…ma, grazie a tutti loro e, soprattutto a Silvia che ci ha aiutato tantissimo con la sua capacità, umanità e professionalità, il percorso sembra essere un pochino meno irto e accidentato… Lo spero tanto per me e per tutti gli altri compagni in questo difficile viaggio!
Se posso consigliare qualcosa… ecco farei qualche serata in più…sempre sotto la preziosa guida di Silvia… per es. per poter approfondire temi e problematiche appena sfiorate e/o la conoscenza tra noi… i nomi di molti per esempio non li avevo memorizzati…  Comunque, aver visto, già dopo un solo incontro, visi e persone molto più distesi, quasi “curati” solo perchè “accolti” con il loro dolore, “capiti” perchè era condiviso, mi sono convinta del potere, oserei dire, quasi taumaturgico che ha avuto il “gruppo” su molti di noi e credo che ne avrà ancora, anche a distanza di tempo…

Quando è successo non ho capito cosa mi stesse capitando… le emozioni peggiori, tra cui la cruda sofferenza, la rabbia, la delusione sono esplose nel mio cervello, nella mia anima e nel mio cuore… Niente aveva più senso… Inerme guardavo la mia famiglia, per la quale avevo combattuto e sacrificato tutta me stessa, i progetti, il futuro, la vita, tutta la mia vita, andate in frantumi. Per tre anni ho respirato l’aria insalubre dell’isolamento perchè, nonostante cercassi di parlare con le persone, il mio malessere non veniva compreso e, anzi, a volte veniva giudicato. Queste reazioni al mio bisogno di esternare le mie emozioni che laceravano il mio intimo, mi portavano a restare sempre più sola. Da un amico ho saputo dell’ “Anello perduto” e del laboratorio. Frequentarlo è stato l’evento migliore che potesse capitarmi. Ho trovato persone che hanno compreso il mio vissuto, perché è anche il loro, ho avuto l’opportunità di essere guidata nella riflessione da una straordinaria professionista e ho trovato veri amici. Non è un percorso facile ed estemporaneo, ma avere alcune coordinate è essenziale per ricominciare, questo è ciò che mi ha dato questa esperienza. Grazie di cuore.

E’ stata davvero una bella esperienza di condivisione che ha superato notevolmente le mie aspettative. Ognuno di noi ha portato nel gruppo il proprio vissuto, si è sentito accolto con grande umiltà e solidarietà da ogni componente. Grazie Silvia, che con suggerimenti discreti, ma incisivi ci hai fornito gli strumenti per affrontare la quotidianità, per crescere lungo il viaggio della vita. Soprattutto per un genitore il fallimento di un matrimonio è aggravato dal senso di colpa, sono sicura che i nostri figli ne abbiano giovato poichè da questo percorso hanno visto rincasare una mamma o un papà maggiormente positivi e fiduciosi verso il futuro. Grazie anche a te, Paolo per la presenza e l’organizzazione impeccabile.

Io voglio solo ringraziare. È stato bello il confronto, è stata  utile la spiegazione della dottoressa Silvia. Soprattutto ora mi sento meno sola perché ho il conforto e il sostegno del gruppo. Spero si continui su questa strada, perché nessuno porti questo peso da solo. Ancora Grazie a tutti voi che lo avete organizzato.

Sono arrivata al gruppo su segnalazione di persone che avevano già partecipato. Ero devastata dal dolore e dal senso di fallimento, mi mancava l’aria; è stato utile confrontarmi con gli altri, soprattutto con chi aveva situazioni più complicate della mia, che mi hanno permesso di vedere le cose da un altro punto di vista. Il supporto della dott.ssa Ornato è stato fondamentale, così come il senso di appartenenza al gruppo. Posso valutare quest’esperienza come assolutamente positiva e da consigliare a chi sta vivendo questo travagliato momento.

Alberto ParolaL’orizzonte infinito senza una meta spaventa sempre. Ti senti smarrito, indifeso, piccolo ed inerme. Non sai dove andare, hai timore di ciò che potrà accadere e a volte preferisci rimanere tra le tue certezze che credi ti rendano forte ed invincibile. Poi però guardi oltre e scopri che puoi cambiare rotta, respirare nuove sensazioni, provare nuove emozioni e ti armi di un buon equipaggiamento e ti avventuri in un nuovo viaggio verso una meta che non vedi e che non conosci, ma la vuoi comunque trovare e parti per una nuova strada che non è altro che il riprendere la vita nelle proprie mani. Ci saranno burrasche, venti, onde e buio, ma anche giornate serene, calde, luminose e finalmente arriverai a destinazione magari un po’ acciaccato, ma più forte e determinato ed allora ti guarderai indietro e capirai di avercela fatta e di essere diventato davvero protagonista della tua storia chiamata vita. Ed in questo ovviamente avrai il bagaglio positivo del tuo passato che sono gli affetti veri che potranno essere protagonisti con te del domani che ognuno di noi sceglierà di vivere. Buon viaggio e buona vita.

Il sentiero

Lo guardavo dal basso,da dove comincia
e quel sentiero che si snoda tortuoso,
e si nasconde tra le rupi,
mi pareva come da speranza nuova portato
anche se,nel suo proseguire,allo sguardo si escludeva.

Esperto di fatica e dolore,sapevo quanto dura
sarebbe stata la salita,
ma di fatica e dolore avevo pieno lo zaino
e svuotarlo non si può ,
ma si impara a portarlo.

E su quel sentiero anche altri
puntavano alla cima
con i volti contriti a cercare qualcosa
sul sentiero che saliva sotto i nostri piedi,
rito di passaggio tra la terra ed il cielo.

E mentre il pensiero correva
a chi della mia carne è fatto
ma solo in prestito mi è dato,
provvisoria dolcezza,
affinchè io impari cosa vuol dire amare,

nel sentiero che si inerpica
si rasserenavano i volti,
perchè da buona guida accompagnati,
non il cammino scoprissimo
ma noi stessi ed il nostro stesso passo,

perchè una sola è la croce
ma di tanti legni è costituita
e se si porta insieme pare quasi più leggera,
ed un alito ci avvolgeva
come tepore di amicizia.

Ora,come posso esser certo
che ci sia la cima dopo quelle curve?
Che forse il sentiero prosegua
o si concateni ad un altro
per tutto l’andare della vita?

Forse…ma penso che il cammino non è mai vano
ed ogni passo insegna al successivo
che prende forza dal precedente,
tasselli di un “io” che si definisce,
di un mosaico che prende forma.