20161016_000128-2Dopo l’incontro e la cena di fine estate, sabato 15 ottobre sono ripresi gli incontri mensili del gruppo coppie; il tema della serata è stata la discussione di una primissima bozza per un possibile itinerario di discernimento di coppia, alla luce delle indicazioni presenti in Amoris Laetitia, che Paolo ha presentato.

Alla luce dell’incontro col prof. A. Grillo avvenuto in giugno a Fossano, la lettura di alcune primissime pubblicazioni a commento di Amoris Laetitia, e la partecipazione (o ascolto online) a diverse conferenze e convegni tenuti in molte Diocesi italiane, è parso utile offrire alla discussione del gruppo una prima proposta concreta; Paolo infatti è stato incaricato dal Vescovo mons. Delbosco e dal Vicario generale don D. Olivero di seguire cosa si sta muovendo a proposito di Amoris Laetitia nel vasto panorama ecclesiale.

È stato così presentato un percorso rivolto a coloro che “hanno stabilito una nuova convivenza o un matrimonio civile, dopo il fallimento del matrimonio sacramentale” (cfr. Papa Francesco, catechesi 5/8/’16), con l’obiettivo di offrire uno spazio di ospitalità cristiana (“La logica dell’integrazione è la chiave del loro accompagnamento pastorale, perché non soltanto sappiano che appartengono al Corpo di Cristo che è la Chiesa, ma ne possano avere una gioiosa e feconda esperienza”, AL 299), che possa nutrire la spiritualità di coppia “ricevendo a tale scopo l’aiuto della Chiesa (nota: in certi casi, potrebbe essere anche l’aiuto dei Sacramenti”, AL 305), e l’appartenenza alla comunità cristiana a diversi livelli (“Occorre perciò discernere quali delle diverse forme di esclusione attualmente praticate in ambito liturgico, pastorale, educativo e istituzionale possano essere superate”, AL 299).

La discussione ha fatto emergere alcune note positive (il fatto di aver percorso in questi anni buona parte del cammino proposto, la varietà degli esiti previsti, il rispetto per la singolarità di ogni storia di coppia, il possibile ritorno al sacramento della Riconciliazione), e alcune criticità (resistenze ai cambiamenti nelle comunità cristiane, un minor desiderio di alcune persone di ricevere la Comunione Eucaristica a fronte di un nutrimento già presente nella Parola di Dio, la prevedibile difficoltà ad uniformare “la prassi” con presbiteri differenti, la possibilità che solo un coniuge dei due sia interessato a questa proposta), tenendo conto anche del fatto che un itinerario in piccolo gruppo non è detto che sia adatto ad ogni coppia, e che occorre una certa elasticità nella struttura dell’itinerario.

A questi iniziali contributi “a caldo”, ne seguiranno altri: ciascuno dei presenti infatti è stato invitato a scrivere le proprie riflessioni, arricchendo la bozza che è stata presentata, con molta libertà, perfino stravolgendola! In questa fase di studio e iniziale recezione infatti, è necessario il contributo creativo e intelligente di ciascuno.

Le domande a cui rispondere possono essere così formulate: alla luce delle indicazioni presenti in Amoris Laetitia, in particolare nel cap. 8, cosa vuol dire per me “fare discernimento”? Quali elementi dovrebbero essere messi in gioco? Con quale metodo e in quali tempi dovrebbero essere affrontati? Quali soggetti dovrebbero essere coinvolti?

I suggerimenti e i contributi possono essere inviati a paolotax@gmail.com