Celebrazione della Parola con don Derio Olivero

Sabato 9 marzo ore 20.45, c/o Parrocchia dello Spirito Santo, Fossano

È questo il titolo della serata che verrà proposta nell’ambito del percorso “L’anello perduto”, promosso dall’equipe interdiocesana, in collaborazione con gli Uff. Famiglia delle Diocesi del cuneese, rivolto in particolare a persone con alle spalle un matrimonio che ora è divenuto separazione, divorzio o nuova unione, ma esteso a tutta la comunità cristiana.

L’idea che muove questa Celebrazione (che non sarà una Messa), la possiamo trovare nella nostra storia: ognuno di noi porta dentro di sé qualcosa come una ferita, una frattura, uno strappo, una delusione che in qualche modo segna la propria esistenza (una crisi matrimoniale, ma non solo: pensiamo alla malattia o alla morte di un nostro caro, un insuccesso scolastico o professionale, desideri buoni finiti in malo modo, attese giovanili frizzanti risultate da adulti “bolle di sapone” e così via).

Rivivremo allora il gesto raccontato nel Vangelo di Marco, prima della Passione, quando una donna versa olio profumato sulla testa di Gesù, rompendo il vaso in cui è contenuto; un gesto amoroso che dice come amare sia complicato, rischioso, sia quasi “spezzarsi” per l’altro: chiederemo a Dio di renderci capaci di vero amore.

Prima della Celebrazione, ci lasceremo guidare da una canzone di Niccolò Fabi per dare voce ai nostri sentimenti ed emozioni, poi don Derio Olivero commenterà un quadro di Dalì dal titolo “Coppia con le teste piene di nuvole”, e due testi tratti da L. Coco, “Piccolo lessico della modernità” e da R. Garaudy, “Parola di uomo” . La Celebrazione della Parola avrà al centro il brano dell’unzione di Betania, e attraverso un gesto verrà offerta a tutti i presenti la possibilità di rivivere l’esperienza raccontata nel Vangelo, per poi concludere affidando i nostri sogni e i nostri desideri a colui che lotta ogni giorno affinchè essi si realizzino.

Come si accennava sopra, la sfida più grossa che vorremmo lanciare, è quella di ritrovarci insieme tutti, sposati in Chiesa, nella forma civile o celibi, separati/divorziati soli o conviventi, fidanzati, uomini e donne impegnati in vario modo in Parrocchia, ma anche chi non porta avanti nessun  servizio particolare; vorremmo invitare sacerdoti, seminaristi, suore, appartenenti ad Associazioni o Movimenti locali e magari persone ai margini della fede, dubbiose e non credenti, perché siamo certi sia questo un possibile esercizio della buona ospitalità cristiana, un luogo in cui bene-dire e bene-dirci.

Traccia della CelebrazionTraccia della Celebrazione

Introduzione di don Derio

 

Omelia

 

Commento don Derio: quadro “Coppia, testa fra le nuvole” e testi Coco e Graudy

 

Affidamento dei sogni a San Michele