Celebrazione della Parola con don Derio Olivero

Sabato 22 marzo ore 20.45, presso Parrocchia dello Spirito Santo, Fossano

È questo il titolo della serata che verrà proposta nell’ambito del percorso “L’anello perduto”, promosso dall’equipe interdiocesana, in collaborazione con gli Uffici Famiglia delle Diocesi del Cuneese e rivolto in particolare a persone con alle spalle un matrimonio che ora è divenuto separazione, divorzio o nuova unione, ma esteso anche a tutta la comunità cristiana.

Possiamo trovare l’idea che muove questa Celebrazione (che non sarà una Messa) nella nostra storia: ognuno di noi, infatti, porta dentro di sé qualcosa come una ferita, una frattura, uno strappo, una delusione che in qualche modo segna la sua esistenza (una crisi matrimoniale, ma non solo: pensiamo alla malattia o alla morte di un nostro caro, un insuccesso scolastico o professionale, desideri buoni finiti in malo modo, attese giovanili frizzanti risultate da adulti “bolle di sapone” e così via).

Rivivremo allora un momento del cammino di Gesù verso Gerusalemme, quando il suo incontro con Bartimeo mostrerà chiaro il suo destino di donazione completa; come Gesù anche noi, nonostante tutto, nella nostra singolare storia e nel nostro personale stato di vita, siamo chiamati all’amore, sempre.

Prima della Celebrazione, ci lasceremo guidare da una canzone dei Modà per dare voce ai nostri sentimenti ed emozioni; poi don Derio Olivero commenterà un quadro del Caravaggio dal titolo “La vocazione di san Matteo”.

Al termine della serata, verrò presentata una duplice proposta, che costituisce la prosecuzione del progetto diocesano: due serate laboratoriali a cura della dottoressa Nicoletta Musso (mediatrice e consulente familiare) rivolte a persone separate/divorziate sole e l’avvio di un gruppo con coppie in nuova unione, in vista della benedizione del loro cammino. Nelle prossime uscite del giornale verranno date altre specificazioni riguardo entrambe le iniziative.

Traccia CelebrazioneTraccia Celebrazione

Introduzione don Derio:

 

Omelia don Derio: