IMG-20170319-WA0006“Dopo momenti come questo, mi viene voglia di ritornare in Chiesa”. Questo commento di un giovane partecipante alla benedizione dei papà, promosso dall’Ufficio Famiglia Diocesano e guidato da don Derio domenica scorsa, attesta la bontà di un gesto che ha saputo intercettare l’esperienza della paternità e accompagnarla con momenti di riflessione, canto e preghiera.

Almeno 130 papà, buona parte di essi accompagnati da moglie o compagna assieme ai figli, hanno riempito la parrocchia dello Spirito Santo: la posa del capo sopra l’altare affidando le persone care, la candela segno di testimonianza che è stata ricevuta in dono e la benedizione vera e propria accompagnata dal canto “Che sia benedetta” interpretato da Raffaella Buzzi, sono stati gli assi portanti di una celebrazione creativa che ha saputo coniugare l’esperienza della paternità con la cura e la dedizione del Padre dei Cieli.

Questo è benedizione: un momento che si pone in mezzo tra la comune umanità (essere innamorati, avere dei figli, esercitare un lavoro, praticare uno sport, iniziare una scuola, …) e la celebrazione dei sacramenti, uno spazio che sia credenti che persone poco abituate a frequentare la Chiesa possono abitare, per affidare sogni e speranze e ricevere una “parola buona” sulla propria vita. Per i papà l’augurio è di sentirsi accompagnati in questo difficile compito per tutto questo anno; al termine della celebrazione la domanda “La benedizione delle mamme alla seconda domenica di maggio, la facciamo sì o no?”, era sulla bocca di alcune persone: i responsabili dell’Uff. Famiglia si sono ripromessi di valutare questa proposta.

articolo di presentazione

schema

Introduzione di Paolo

Commento Viandante su un mare di nuvole

Introduzione A modo tuo

commento al Vangelo

Introduzione Qualcosa che non c’è

Benedizione dei papà